economia

Un caso di manipolazione mediatica e di “egemonia” culturale: il contributo volontario delle scuole

Il fatto:

Per molti anni le scuole superiori hanno usufruito della possibilità di impinguare le scarne casse scolastiche con il cosiddetto contributo volontario chiesto alle famiglie, deliberato dal Consiglio d'Istituto, nel quale ci sono i rappresentanti di genitori e studenti.

Ancora sulla riforma della scuola e non solo: il tema degli incentivi

Ritorno nel dibattito sul DDL di riforma della scuola del governo, do per scontato che si sia letto il post , per sottolineare un punto della “filosofia” che sottintende alla riforma che mi pare assai carente per capacità di analisi della realtà.

Svalutazione fiscale

Spesso leggo da comuni mortali, ma anche da economisti affermati, che uno dei problemi, italiani ed europei, è che gli stati non posseggono più la sovranità monetaria e, perciò, non possono affrontare eventuali gap di produttività con svalutazioni competitive che rendano appetibili i loro prodotti sui mercati esteri (export). Il problema sarebbe che così il saldo commerciale (importazioni- esportazioni) diventa negativo, come a dire che ricchezza interna va all'estero per pagare il di più che si importa.

La spesa in istruzione e le bugie

Nel 2012 pubblicavo sul blog della Commissione scuola del PD di Messina, ed ora ripubblico qui

Un rapporto del Prof.Giarda sulla spesa pubblica italiana e la discussione sull'istruzione

Nel 2012 pubblicavo sul blog della commissione scuola del PD di Messina, ed ora ripubblico qui

Sui beni comuni, una prima ricognizione: un articolo del prof Luigino Bruni

Quello che segue è un articolo del Prof. Luigino Bruni, docente di economia politica dell'Università Bicocca di Milano.

Sui beni comuni, una prima ricognizione: la prospettiva economica

Un amico mi ha inserito in un gruppo facebook che vuole lavorare sul tema dei beni comuni in collegamento con l'esperienza della sindacatura Accorinti a Messina che ha istituito un Assessorato per la gestione dei beni comuni. Ho pensato potesse essere utile fare una ricognizione del tema dal punto di vista economico, non per l'amico che mi ha aggiunto che ne sa più di me, ne per l'Assessore, altro amico, che economia e diritto insegna, ma più in generale per chi dell'economia ha un'idea vaga.

Di che parliamo quando parliamo di economia

In tempi di crisi l'economia è sulla bocca di tutti. Non c'è talk show o programma di approfondimento che non ospiti uno o più economisti che ci spiegano il perchè avviene ciò che avviene e come evitare che avvenga. Ma cos'è l'economia? Intuitivamente tutti riteniamo di saperlo, ma poi l'ingenua domanda della Regina Elisabetta II agli economisti “Perchè nessuno ha previsto la crisi?” ci costringe a riflettere su questa disciplina e sul suo oggetto.

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Per un approccio all'analisi della scelta.Ultima parte

E siamo all'ultima puntata del nostro gioco. Si vuole qui applicare lo schema ad una, semplificata, analisi della scelta per un simpatizzante del PD. Inizialmente dobbiamo identificare i protagonisti del gioco. Nelle simulazioni che sono state fatte si è ritenuto una condizione l'opposizione tra leadership del partito e militanti (http://users.polisci.wisc.edu/gehlbach/documents/Gehlbach%20Exit%20Voice.pdf).

Per un approccio all'analisi della scelta. Parte seconda

Lo schema exit-voice-loyalty è stato applicato ai campi più diversi dall'analisi del mercato, all'analisi politica, all'analisi degli stati (lo stesso Hirschman ha applicato, in un articolo del 1983 lo schema alla politica della Germania Est), all'analisi dei rapporti sentimentali.

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