Un problema

Sono andato ad ascoltare Roberto Speranza, capogruppo alla Camera dimissionario e leader nazionale di un' ambiziosa area del PD. L'incontro era organizzato da due dirigenti del PD messinese, cari amici personali, e tra i migliori giovani politici della nostra città, tra l'altro hanno fatto due ottimi interventi decisamente di livello superiore a quello del loro leader nazionale.

L'occasione era dunque preziosa per capire dove andasse il PD, cosa stesse accadendo ed, ovviamente, chiunque sia interessato alle sorti della democrazia del nostro paese ed alle vicende dalla sinistra si attendeva molto dalla presenza di Roberto Speranza e dalle sue parole.

Molti interventi, quasi, tutti hanno chiesto a Speranza “cosa sia il PD” e "dove stia andando?”. Un mio vecchio amico ha posto un'altra interessante questione ha chiesto Io sono un vecchio militante, conosco la storia di tutti i dirigenti della sinistra, conosco la storia di Gramsci, di Togliatti, di Berlinguer...ma la tua storia non la conosco. Chi sei? E perche' non conosco la tua storia?”, ovviamente intendeva porre la questione di un partito comunità in cui le generazioni e i militanti si conoscono, hanno storie comuni, crescono ed imparano insieme. Voleva sapere cosa sia un partito in cui la militanza non c'è e si può diventare leader nazionali senza essere conosciuti o conoscere i militanti. Bella domanda vedremo la risposta.

Proverò a sintetizzare e commentare quello che ha detto o almeno quello che ho capito io.

Ha esordito dichiarando che non avrebbe parlato delle questioni che lo avevano visto protagonista e del dibattito interno al PD sulle riforma della legge elettorale poiché il segretario, Matteo Renzi, era in America per una visita ufficiale e non era il caso di alimentare polemiche e gettare altra “benzina sul fuoco”. Già qui era il caso di alzarsi ed andarsene. Ma come? stai parlando a militanti del tuo partito che ti chiedono che stia accadendo, hai un partito che vede il capogruppo alla Camera dimettersi e non dici niente per rispetto al capo che è in visita all'estero? Chi diceva che quando il capo era all'estero, o presiedeva summit internazionali, accadeva sempre che si alimentassero polemiche? (per la verità a lui arrivavano avvisi di garanzia smiley). Come puoi non capire che la logica che stai propugnando deriva direttamente dall'idea del capo di Berlusconi? Infatti Bersani ha pubblicato un tweet in cui critica proprio le parole che Matteo Renzi ha pronunciato nel colloquio con Obama. Rispetti il partito, il capo, ma non i militanti che leggono i giornali, ma da te si attendono quello che sui giornali non c'è o è scritto male? Va bene peccato veniale, eccesso di cortesia ed educazione.

Dopo di che Roberto Speranza ci ha comunicato che l'Italia esce da sette anni di crisi durissima, che ha colpito in maniera profonda il paese, citando dati noti e stranoti, leggiamo anche noi i giornali, e che la situazione politica dipende da questa situazione economica; guarda un po', io pensavo fosse il contrario, cioè che la situazione economica disastrosa dipendesse dall'insufficienza della situazione politica. Se fosse come dice il governo spetterebbe ai mercati, la politica andrebbe a rimorchio. Può pure essere, ma allora vado a lavorare in borsa, non faccio politica.

Come che sia dalla devastazione della crisi rimane in piedi solo il PD. Cosa c'è fuori dal PD, domanda Speranza retoricamente? Nulla: populismi, destre becere ed una destra decente che non è mai nata. In Germania se perde Milliband c'è Cameron, che è in fondo una brava persona, in Germania la Merkel, con la quale non siamo d'accordo, ma comunque la tenuta democratica del paese è in sicurezza. In Italia solo il PD o il PD riesce a governare o è l'apocalissi. Da un qui un accenno, abbastanza confuso per la verità, ad Alfredo Reichlin ed al Partito della Nazione che, nel caso di Reichlin, nasce da un vecchio vizio della sinistra comunista, da un malinteso sull'egemonia gramsciana ed un leninismo semplificato (ne ho scritto qui per quanto riguarda la versione di Bersani). Nella versione di Speranza ci sarebbe un “destino”, giuro ho sentito la parola ed ancora non ci credo, comune tra il PD e il Paese. Semplificando, il PD sarebbe “destinato” a salvare il paese, incarnandone tutte le parti migliori. Speranza ha solo accennato al tema per dire che non si tratta del partito “acchiappa-tutti” come Renzi ha interpretato il concetto, ma un partito in cui convivono le forze migliori del paese ed, ovviamente, nel quale deve esistere la Sinistra. Per la verità il concetto è, nelle dichiarazioni di Speranza, confuso o perché è confuso di per se, o perché Speranza lo ritiene un concetto troppo complesso per l'uditorio e per l'occasione, o perché non lo ha capito. Come che sia il concetto serviva a Speranza per dire che nel Partito della Nazione deve esserci la Sinistra. Sottolineo solo che l'idea del Partito della Nazione è profondamente illiberale, lo stesso Reichlin passa il tempo a correggere le interpretazione, e credo sia pentito di averlo detto. Tra l'altro l'Italia ha già avuto un Partito della Nazione e non è andata troppo bene, un altro sarebbe troppo. Spero usino il concetto senza capirlo, comunque alla fine l'interpretazione di Renzi, apparentemente più innocua e legittima, è vincente.

Come che sia ora Speranza ha spiegato all'auditorio cosa sia la Sinistra e quale siano le cose di sinistra ed il progetto della Sinistra. Finalmente risolto un problema annoso, esistono una destra ed una sinistra e di sinistra sono gli 80 euro, declinati come una riduzione del cuneo fiscale, e non lo è, e come una rivisitazione delle aliquote fiscali, e non lo è. Il progetto per la Sinistra del PD è, se esiste un tesoretto, distribuire le risorse a chi non le ha ancora avute, immagino pensionati ed incapienti. Insomma nella migliore delle ipotesi la Sinistra ha come progetto la redistribuzione e il miglioramento delle condizioni di vita delle fasce deboli della società. Mi son cadute le braccia, ancora non credo l'abbia detto, vorrei avere la registrazione dell'intervento per esser sicuro che il mio pessimismo, o un pregiudizio, mi abbia fatto sentire cose diverse. Ma cosa studiano alla LUISS? Non commento oltre, ma se il ragionamento fosse: la sinistra ha a cuore i poveri e la destra vuole che la gente muoia di fame, saremmo fuori dalla grazia di Dio. Spero che alla LUISS sappiano che la proposta di reddito minimo è di destra, nella forma della imposta negativa di Milton Friedman. Velo pietoso e semplice sottolineatura sul fatto che Speranza è completamente all'interno della “narrazione” renziana, nessuna alternativa. Se le cose stanno così non si capisce perché sia contrario all'Italicum, è lo strumento perfetto per il Partito della Nazione come lo fu la legge Acerbo.

Infine la risposta alla domanda del mio vecchio amico. Credo l'abbia interpretata come “Ma che film hai fatto?”, come diciamo in dialetto, ovvero come una richiesta di competenze, la presentazione di un curriculum, ovviamente il mio amico non si sognava di chiedere questo, ma la domanda era oggettivamente complicata per chiunque fosse nato dopo il 1970. Insomma, come che sia,Roberto Speranza si è presentato: ha cominciato a far politica giovanissimo a scuola, come rappresentante degli studenti in consiglio d'istituto, poi consigliere comunale ed assessore del suo Comune. Tra l'altro non è nemmeno il curriculum vero perché è stato Presidente Nazionale dei giovani DS e poi segretario regionale del PD in Basilicata. Insomma un curriculum di partito ce l'ha, ma non lo cita. E' più cool citare le esperienze giovanili e quelle di amministratore, senza considerare che un amministratore è una cosa, un politico un'altra (le capacità amministrative costituiscono un parte dell'esperienza politica, ma non l'esauriscono) certo per un uomo di governo aver amministrato è importante, ma per un leader di un partito è più importante aver vissuto il partito. Ma nel curriculum dei meritocrati il partito è out e l'attività amministrativa in.

Si chiude così la giornata e da questo nasce il mio post su facebook. Il PD poteva essere una risorsa per il paese, nessun destino e Partito della Nazione, ma una risorsa si, ma così è un problema.