Comitato di salute pubblica seguenza: contenuti della conferenza stampa

COMITATO DI SALUTE PUBBLICA SEGUENZA

 

Permettemi di presentare il Comitato di Salute Pubblica Seguenza, rispondendo a due domande: perché un comitato? E perchè l'inusuale “di salute pubblica?

Perchè un comitato?

La questione dei locali è stata vissuta come una questione tecnica che coinvolgeva scuole, presidi, docenti, studenti e famiglie. Questo è vero, ma tutte queste componenti, che hanno spesso anche “interessi” non coincidenti, sono coinvolte contemporaneamente e non ha senso che le opinioni siano viste come divergenti. Perciò era necessario far nascere un comitato che comprendesse docenti ed ex docenti della scuola, studenti ed ex studenti, genitori vecchi e nuovi della nostra scuola. L'iniziativa nasce su facebook, dai molti messaggi di ex alunni che, venuti a conoscenza del problema, mi chiedevano cosa potessero fare. Una scuola non è solo un edificio e dei lavoratori, fornitori di servizi, con utenti passivi, è una comunità, con una sua storia, un passato, un presente ed un futuro. Contribuisce a costruire un'identità sociale, a tutti è capitato di conoscere qualcuno, magari lontani da Messina, e di chiedergli che scuola avesse frequentato.

Perchè di “salute pubblica”?

Perchè la questione è stata vista come una questione di conflitti tra scuole o tra scuole ed amministrazione ex provinciale, ma comunque come una questione minima che interessa alcuni. Così non è. La questione coinvolge tutta la cittadinanza, tocca temi come la libertà di scelta delle possibilità formative dei giovani messinesi o l'efficacia dell'attività amministrativa, è, quindi, questione politica per eccellenza, ovvero questione che tocca tutti. Il richiamo ad un momento della Rivoluzione Francese vuole rievocare sia il carattere pubblico della questione che la delicatezza e pericolosità delle decisioni che vengono prese o omesse. Le difficoltà di bilancio della Città Metropolitana impongono decisioni “dolorose” che potrebbero mettere in pericolo una parte non piccola della scuola messinese.

Perchè Seguenza?

Perchè non pensiamo di rappresentare tutti e tutte, ma solo coloro che al Seguenza sono legati oggi, ieri e domani. Esprimeremo il nostro parere che è un punto di vista, argomenteremo ciò che diciamo, parteciperemo alla discussione, contribuendo alla decisione speriamo.

Non vogliamo entrare nelle polemiche di questi giorni, negli “scontri” Seguenza-Maurolico, nelle manifestazioni di piazza. Vogliamo chiarire alcuni punti secondo noi inesatti, tentando di riportare la discussione sul piano dei fatti.

Per farlo partiremo dall'ultima nota del Commissario Governativo della Città Metropolitana perché riassume bene nell'argomentazione alcuni “luoghi comuni” che abbiamo visto anche altrove, ad esempio nella piattaforma di una protesta studentesca.

La prima parte dell'argomentazione è: il Seguenza è cresciuto troppo, accogliendo più studenti di quanto le strutture permettessero

Non è così. Il Liceo Seguenza non cresce almeno dal 1970.

Riportiamo una tabella con il numero di studenti del Seguenza dall'a.s 1997/98, e potremmo risalire anche indietro, scegliamo questa data perché da allora i dati sono informatizzati per i periodi precedenti dovremmo operare con ricerche d'archivio, ma ci affidiamo alla memoria della città e degli ex-alunni, come me, che ricordano la sezione P, ovvero 14 sezioni per 70 classi.

 

Anno scolastico

Alunni

Classi

1997/98

1393

58

1998/99

1387

60

1999/00

1430

60

1999/00

1417

60

2000/01

1456

58

2001/02

1314

60

2002/03

1276

56

2003/04

1181

50

2004/05

1221

51

2005/06

1293

55

2006/07

1379

55

2008/09

1402

58

2009/10

1494

59

2010/11

1471

59

2011/12

1415

60

2012/13

1430

57

2013/14

1492

58

2014/15

1456

58

2015/16

1496

60

 

La media su 19 anni è di 57,47 classi e di 1389,63 studenti.

Si osserva quindi che l’Amministrazione non ha nel corso degli anni provveduto ad adeguare l’edilizia scolastica al fabbisogno effettivo della popolazione studentesca e si accorge solo adesso dell’insostenibilità degli oneri per la locazione delle aule, quando le risorse sprecate per anni si sarebbero potute investire per acquistare o realizzare nuovi locali, compresa la sopraelevazione che abbiamo chiesto per decenni.

Secondo elemento dell'argomentazione della nota: nella città esistono altri istituti che offrono uguale offerta formativa a quella del Liceo Seguenza che possono accogliere gli studenti che scelgano quegli indirizzi senza interferire nella fornitura di locali a titolo oneroso

Inesatto. Nella città di Messina non esiste uguale Offerta Formativa capace di accogliere nuove utenze senza interferire nella fornitura di locali a titolo oneroso o senza ridisegnare in maniera irrazionale il sistema scolastico con l’assegnazione di indirizzi scolastici identici a quelli del nostro Liceo a scuole che si trovano a distanza di 100 metri circa.

Il Liceo Scientifico G.Seguenza offre i seguenti corsi: Artistico corso audiovisivo e multimediale, Scientifico, Scientifico Scienze Applicate, Linguistico.

E’ bene osservare che, sul territorio, l'Artistico Basile non ha il corso Audiovisivo Multimediale e vi sono quattro licei scientifici pubblici (Seguenza, Archimede, Bisazza, Quasimodo). Questa è la situazione del numero di alunni frequentanti l'anno scolastico 2015/16

Istituto Alunni Classi
Archimede 1349 58
Seguenza 1496 60
Bisazza 248 11
Quasimodo 118 6

Come si può vedere il Liceo Archimede ha sostanzialmente gli stessi alunni e le stesse classi del nostro istituto e l’eventuale afflusso di 300 alunni aggiuntivi, ca. 11 classi, alle sue normali iscrizioni, lo condurrebbe a 69 classi che non potrebbero essere contenute nelle attuali strutture. Il Bisazza ed il Quasimodo non hanno incontrato il gradimento dell'utenza        scolastica, come dimostrano i numeri ed il trend degli ultimi anni, potrebbero facilmente ospitare le classi in più, ma bisognerebbe vincolare la scelta a questi due istituti, violando la libertà di scelta degli studenti e delle famiglie. Peraltro il Liceo Scientifico Bisazza ed il Liceo Quasimodo non offrono l'indirizzo di Liceo Scientifico di Scienze Applicate.  

Basterebbe questo per far comprendere come la nota del Commissario non parta da un’attenta ricognizione della situazione scolastica cittadina con la priorità di garantire “l'efficace esercizio dell'offerta formativa, la stabilità nel tempo e l'equilibrio ottimale tra domanda ed offerta di istruzione e formazione”, bensì esclusivamente dall'interesse economico di evitare i fitti dei locali. Condividendo questo obiettivo ed approvando l'intento del Commissario “di un piano di dismissione di tutte le strutture edilizie a titolo oneroso trasferendo le classi in locali di proprietà di questo Ente”, ricordiamo che era intenzione dello stesso Commissario di collocare le nostre classi presso il Liceo Classico Maurolico pressoché vuoto.

Terza argomentazione: esiste un vincolo normativo ad un numero massimo di 900 alunni per istituto.

Inesatto. In attesa della risposta delle autorità a cui il Commissario invia la nota (Assessorato Regionale all'Istruzione, Ambito territoriale VIII, ex Provveditorato e Direzione Regionale all'istruzione), che siamo curiosi di leggere, osserviamo che un eventuale blocco delle iscrizioni violerebbe il diritto delle famiglie alla libertà di scelta educativa, che è un diritto costituzionalmente protetto, e almeno due pronunce del Consiglio di Stato,che si basano sulla norma contenuta nell’art. 2 del DPR n.233/1998, che ritengono non vincolante il limite massimo (900 alunni) assunto come parametro ottimale per il dimensionamento scolastico dalla legge regionale. Per cui qualsiasi decisione nel senso suggerito dalla lettera sarebbe impugnabile giuridicamente, come suggerisce anche la forma dubitativa della nota del Commissario che chiede chiarimenti

Ci chiediamo allora il perché di una simile nota, specie in un momento particolare della vita scolastica cioè nel momento in cui le famiglie messinesi cominciano a scegliere la scuola per i loro figli. Ci arrivano telefonate preoccupate di genitori amici che ci chiedono se sia vero che le iscrizioni al Seguenza sono bloccate e quali aule avremo l'anno prossimo. Si sta creando un clima di allarme sociale che nuoce, nel contempo, al Seguenza ed alla città. Vogliamo rassicurare.

Non ci sarà alcun blocco delle iscrizioni perché sarebbe illegittimo

Avremo locali idonei perché confidiamo nella correttezza istituzionale del Dott. Romano e nella sua competenza. Evitare di trovare locali sarebbe un atto omissivo e produrrebbe danni gravissimi.

Invitiamo tutti, pertanto, ad abbassare i toni polemici, riprendere la correttezza istituzionale e ragionando sui fatti risolvere razionalmente la questione. Il Commissario Governativo è in condizione di risolvere la questione se si evita il pettegolezzo che Messina ama e la stampa può svolgere un ruolo prezioso.

Altrimenti un pensiero molesto che mi agita in questi giorni sarà tristemente vero e Messina continuerà a sprofondare nell'avvilimento: “Avevo 16 anni e scioperavo per i locali del Seguenza, ho 56 anni e sciopero per i locali del Seguenza non vorrei tra 40 anni dover scioperare, insieme ai miei nipoti, per i locali del Seguenza”. In questo caso l'amministrazione presente si aggiungerà a quelle passate.

Un altro tema è apparso nel dibattito pubblico, anche se non presente nella nota del Commissario: l'idea che gli incrementi o i decrementi delle scuole dipendano esclusivamente dalla qualità del Dirigente Scolastico o dall'attivazione di “indirizzi attrattivi”

Inesatto. Il calo di scritti del Liceo Maurolico data da ben prima della penultima dirigenza ed, incidentalmente, la collega è stata maltrattata, ben oltre le sue colpe, in maniera vile. Dipende dalla crisi dell'istruzione classica, fenomeno nazionale. Oggi si parla del boom del Liceo La Farina merito della dinamicità ed efficienza della sua Dirigente e si confida nella ripresa del liceo Maurolico ad opera del nuovo Dirigente. Conosciamo la Preside Prof.ssa Prestipino ed è persona che stimiamo per la sua competenza e capacità ed a lei va, in gran parte, la nuova attrattività del liceo che dirige e conosciamo; e siamo amici (è un ex docente del Liceo Seguenza) del Prof. Abate che dirige il Liceo Maurolico, lo conosciamo come un dirigente capace ed attivo e gli auguriamo di tutto cuore il miglior successo. Ma la verità è che un esame dei fatti, dei dati, racconta una storia diversa. Basta osservare la somma degli allievi frequentanti i due licei classici degli ultimi tre anni, si potrebbe anche qui andare a ritroso, per capire cosa stia accadendo.

Ecco la tabella relativa agli ultimi tre anni:

 

Anno scolastico

Alunni complessivi La Farina-Maurolico

2013/14

1080

2014/15

1019

2015/16

986

Gli alunni complessivi diminuiscono, il La Farina cresce perché il Maurolico diminuisce. Al massimo, pareggiando gli sforzi, avremo che i due istituti avranno 500 alunni ca. ciascuno.

Si badi che il fenomeno riguarda anche gli scientifici che si “dividono” ca. 3500 alunni. Il bacino di utenza dei Classici è di 1000 alunni ca. La domanda, per usare i termini della nota del Commissario, ha queste dimensioni, l'offerta appare sovradimensionata, discorso opposto per gli scientifici.

Da un'analisi di questo tipo, peraltro, prevista dalla Legge Regionale 6/2000, ma mai effettuata e sostituita dal pettegolezzo ed altro, dovrebbero scaturire le soluzioni, piacciano o non piacciano.

Per quanto riguarda gli indirizzi, osserviamo come non sia per niente facile far crescer indirizzi diversi, sappiamo bene gli sforzi che facciamo per il nostro artistico e per il linguistico, ma quando li abbiamo creati abbiamo analizzato il territorio ed abbiamo offerto soluzioni che non erano presenti (Messina ha un Artistico, ma non un Artistico Audiovisivo e Multimediale; dei linguistici, ma che non offrono l'insegnaento della lingua quale il cinese) o che costituivano una modalità del classico Liceo Scientifico come l'indirizzo di Scienze Applicate. Come si può vedere una cosa ben diversa dall'idea di prendere indirizzi che esistono in scuola a 100 metri di distanza ed addirittura anche gli alunni.

Per ora di questo non diciamo nulla di altro per evitare polemiche, siamo vicini al Natale, ed auguriamo Buone Feste a tutti, sperando non si debba con l'anno nuovo convocare una nuova conferenza stampa.