Il consigliere straniero

Sto partecipando ad una discussione su fb sulla bacheca di un amico che però sta prendendo un tono che poco mi piace, ma poiché lo scambio di opinioni, invero alcune un po' rumorose, mi ha fatto venire in mente una cosa la scrivo qui sulla mia bacheca dove posso scriverla senza timore di essere fucilato per tradimento :)
Si parlava del fatto che Renzi si sia improvvisamente scelto come consigliere Yoram Gutgeld e se in questa scelta ci fossero motivi opachi e comunque se scegliere un consigliere straniero, a parte che Gutgeld è naturalizzato italiano, non sia indice di mentalità coloniale. Mentre discutevamo, mi è venuto in mente un articoletto di Albert O.Hirschman, contenuto nel volume “L'economia come scienza morale e sociale”, dal titolo “Un prototipo di consigliere economico:Jean Gustave Corselle-Seneuil”.
Tre densissime pagine che rimandano, come spesso accade, all'esperienza biografica di Hirschman che fu consigliere economico in Sud America prima per conto della Banca Mondiale e poi in proprio. Dopo aver dato qualche notizia biografica su Corselle-Seneuil (1813-1892) economista francese che lavorò come consulente per il governo cileno. Corselle-Senuille fu un economista liberista anti-litteram, devoto seguace del laissez-faire e fu molto influente tanto che molte delle scelte che il Cile fece in quegli anni, non tutte fortunate, sono state attribuite a lui. Fu anche professore universitario e creò una scuola liberista in economia che influenzò a lungo il pensiero politico economico cileno. Seguiamo Hirschman:
“Inflazione secolare, arretratezza industriale, dominazione straniera sulle maggiori risorse naturali del paese: questi mali prolungati dell’economia cilena sono stati tutti quanti attribuiti all’esperto francese. Poiché i paesi economicamente avanzati furono anche i primi a veder fiorire una scienza economica, essi produssero ben presto anche un prodotto d’esportazione particolare: l’esperto consigliere economico straniero. Courcelle-Seneuil é probabilmente il primo prototipo del genere, e la sua ironica carriera cilena porta segni che erano destinati a restate tipici di tanti esemplari successivi.
Primo, il consigliere è profondamente convinto che, grazie ai progressi della scienza economica, egli conosce le soluzioni giuste dei problemi economici ovunque essi sorgano.
Secondo, il paese che invita l’esperto aspetta il suo consiglio come una medicina magica che funziona anche (e forse soprattutto) quando fa male. Alcuni paesi sembrano particolarmente inclini ad un atteggiamento del genere. In Cile gli esperti stranieri o formati a1l’estero hanno giocato ruoli chiave in momenti di crisi: da Courcel1e—Seneuil alla meta del XIX secolo, a Edwin Kemmerer negli anni venti del nostro secolo, alla missione Klein-Saks negli anni cinquanta, e infine ai «Chicago Boys» degli anni settanta.
Terzo, 1’influenza del consigliere non deriva soltanto dal valore intrinseco e dalla capacita di persuasione del suo messaggio, ma dal fatto che, di solito, egli ha buoni legami nel suo paese d’origine e può cosi facilitate 1’accesso al mercato dei capitali del suo paese. Nel 1858-59, per esempio, Courcelle-Seneuil sospese le lezioni universitarie per accompagnare in Francia una missione finanziaria cilena alla ricerca di un prestito per la costruzione delle ferrovie.
Quarto, il consigliere straniero viene spesso accusato di voler trasferire 1e istituzioni del suo paese in quello di cui è consigliere; in realtà la sua Vera ambizione è piu stravagante: dotare il paese di
quelle istituzioni ideali che esistono soltanto nella sua mente, dato che non è riuscito a convincere i suoi connazionali ad adottarle.
Quinto, la storia in generale, e la storiografia nazionalista in particolare, sarà spesso inclemente nei
confronti del consigliere straniero. In un esame retrospettivo, egli potrà diventare facilmente un capro espiatorio universale: qualsiasi fallimento verrà attribuito alla sua nefasta influenza. Questa demonizzazione e più dannosa di quanto ha potuto esserlo lo stesso consigliere: essa impedisce d’imparare davvero da1l’esperienza passata.”