Arduino. L'hardware

Arduino. L'hardware

 

Vediamo uno schema di Arduino

Cominciamo con quelli che nell'immagine sono chiamati Digital I/O Pins (2-13)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In realtà ci sono anche i Pin 0 e 1, ma sono dedicati alla comunicazione in uscita con il software, ovvero servono apermettere che Arduino invii dei testi allo schermo del computer. Possono essere utilizzati, ma, in questo caso Arduino non potrà comunicare con noi, per cui meglio non usarli.

Questa foto è più chiara

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Noterete che i PIN sono numerati, ma accanto ai PIN 3,5,6,9,10,11 appare un simbolino ~

indica che questi PIN digitali possono inviare segnali PWM. Come abbiamo già detto i PIN digitali sono o accesi o spenti (possono avere due valori o 5V o 0V), ma questi PIN possono inviare agli attuatori dei comandi per permettere la loro accensione e spegnimento molto velocemente e con tempi diversi, questo è utile per esempio per permettere di far diminuire la luminosità di un LED o per far accelerare o rallentare un motore. Cioè in realtà al motore arriva sempre la stessa quantità di corrente, ma facendolo accendere e spegnere continuamente, con tempi diversi, possiamo farlo rallentare o accelerare. Per ora basta, ma se vogliamo collegare un motore lo faremo con questi PIN, a meno che non si voglia vada sempre alla stessa velocità, in realtà si può operare anche in altro modo ad esempio con un potenziometro.

Vediamo i PIN analogici

Sono numerati da 0 a 5. Servono per inviare o ricevere segnali che variano di intensità, ad esempio se inseriamo un fotoresistore, un apparato la cui resistenza elettrica varia in funzione della luce che lo colpisce, i valori che Arduino legge non saranno 2, bensì 1023. Il software gestisce 255 valori e bisognerà convertire proporzionalmente, ma è semplice. Per essere chiari il fotoresistore non invia solo il segnale luce/buio, ma anche luce/lucina/lucetta/scuretto (ovviamente sostituite ad ogni parola un valore di corrente).

 

 

 

 

 

 

Infine l'alimentazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

Noterete 2 PIN con la scritta GND (Ground) sono per far uscire l'alimentazione negativa, di terra. Poi I PIN segnati 5V e 3,3V sono per l'alimentazione positiva, in genere si usa quella a 5V. Gli altri PIN sono importanti, ma vedremo in seguito a cosa ci servono.

Una curiosità

Notate la scritta L, indica un LED collegato al PIN 13, possiamo via software farlo lampeggiare e provare così che Arduino funziona. Poso sotto l ascritta TX e RX, sono due LED che lampeggiano quanto Arduino “colloquia” con il computer, cioè invia o riceve dati.

 

 

 

 

 

 

 

 

Infine per collegare Arduino ai dispositivi esterni (sensori o attuatori) possiamo collegare i PIN alla breadboard in cui abbiamo inserito i dispositivi attraverso dei fili (jumper),

 

 

 

Questi sono di tipo maschio/maschio e vanno inseriti nel buchino del PIN e nel buchino della breadboard. Si possono autocostruire, comprando e “spellando” dei cavi con filo rigido, oppure comprarli in kit.

Fine

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