PREGI E DIFETTI DEI SISTEMI DI GRADUATORIE DELLE SCUOLE (RANKING). PRIMA PUNTATA

E' diffuso nel dibattito pubblico il tema della valutazione dei servizi pubblici e della trasparenza dei risultati. Una delle più interessanti e valide esperienze per il mondo della scuola, a mio giudizio, è la ricerca realizzata dalla Fondazione Agnelli che ha portato alla nascita del sito Eduscopio www.eduscopio.it

L'idea è di “graduare” le scuole sulla base dei risultati degli alunni diplomati nei primi due anni universitari. L'idea è interessante perché, ovviamente, è un interesse primario delle scuole conoscere i risultati dei propri studenti, in particolare per i licei il cui obiettivo prioritario è la preparazione al successivo periodo di studi. Il metodo è semplice: si prende la media dei voti riportati dagli studenti della scuola ed il numero di crediti degli esami sostenuti nei due anni successivi al diploma, si “media” con un peso al 50% e così si costruisce l'indice di ranking. E' un sistema semplice, forse semplicistico come vedremo, ma che ha una sua validità. Lo scopo, però, non è semplicemente quello di fornire dati di conoscenza, ma quello di fornire alle famiglia elementi per la scelta. La Fondazione, correttamente visto lo scopo, permette di effettuare automaticamente confronti tra scuole che insistono in un raggio di 30 Km, non avrebbe infatti senso graduare una scuola di Messina con una di Milano. Naturalmente è possibile “manualmente” effettuare confronti su scala più grande. Devo dire che, al netto delle riserve che esporrò, mi sembra un'azione meritevole, tanto più che ora si permette un confronto tra i diversi anni, permettendo alle scuole di analizzare miglioramenti e peggioramenti. Mi sento quindi di congratularmi con la Fondazione Anelli per l'iniziativa.

Vi proporrò allora il modo in cui io, da docente utilizzo i dati, non ho dubbi che le famiglie, sicuramente la stampa, si fermino al “voto” sintetico.

All'interno del raggio dei 30 Km la mia scuola, un liceo scientifico, è la seconda, dopo un liceo privato. Posizione lusinghiera come si vede. Quest'anno all'uscita della rilevazione ho esaminato la situazione partendo dal ranking totale. L'indice FGA, come lo chiamano, quest'anno è 70,84/100, nella rilevazione precdente era 76,84/100. Per cui, pur mantenendo la posizione, abbiamo perso 6 punti. La prima conclusione è che tutte le scuole abbiano perso punti. Questo risultato è insoddisfacente. Analizzando meglio, vado a vedere il grafico che riporta gli studenti che non s'iscrivono all'universita, quelli che non superano il primo anno, quelli che lo superano. Nel 2014, precedente rilevazione, la situazione era la seguente:

 




Non si immatricolano

Si immatricolano e non passano il primo anno

Si immatricolano e passano il primo anno

10%

20%

70%

Nel 2015, rilevazione attuale:

 




Non si immatricolano

Si immatricolano e non passano il primo anno

Si immatricolano e passano il primo anno

10%

14%

76%

Come si può vedere la situazione è migliorata, è aumentata la percentuale degli studenti che supera il primo anno. Il “peggioramento” è evidentemente nelle medie dei voti ottenuti. La prima idea che mi viene in mente è che i miei studenti siano d'accordo con il Ministro Poletti: meglio un voto basso e laurearsi in fretta.

La Fondazione rileva anche la percentuale nel territorio delle tre voci

Nel 2014 era

 




Non si immatricolano

Si immatricolano e non passano il primo anno

Si immatricolano e passano il primo anno

15%

22%

62%

 

Oggi, 2015:

 

 




Non si immatricolano

Si immatricolano e non passano il primo anno

Si immatricolano e passano il primo anno

17%

12%

71%

 

Qui un dato preoccupante, altri hanno fatto meglio di noi. Infatti il numero di chi non supera il primo anno nel territorio è del 12% e nella nostra scuola del 14% Cresce anche il numero di coloro che non si iscrivono all'università, un altro dato preoccupante, sebbene per la mia scuola rimanga costante. Erano il 15% e sono il 17%

Chiudo questa prima puntata dell'analisi, sperando di aver risvegliato il vostro interesse. Nella seconda puntata una sorpresa.